Teatro dell’Aquila
Inaugurato nel 1792, il teatro è considerato uno dei più grandi delle Marche, grande testimonianza di prodezza architettonica, progettato con l’aiuto del famoso architetto Cosimo Morelli nel 1780, sostituì l’antico teatro ligneo situato nel Palazzo dei Priori, detto “dell’Aquila” in omaggio all’immagine maestosa della città. Nonostante i numerosi tentativi nel corso degli anni di dotare una facciata enorme, il teatro rimane finito nella sua mancanza, nel corso dei suoi record storici, il teatro ha ospitato una serie di stimati artisti, da soprani e tenori a cantanti e attori di fama mondiale; le loro esibizioni hanno raggiunto il livello, affascinando il pubblico e lasciando un segno indelebile nel panorama culturale fermano.
Il Teatro dell’Aquila rappresenta un faro dell’illustre storia culturale di Fermo, attirando appassionati e artisti acclamati sia dal mondo nazionale che mondiale. La sua ricchezza discografica e la sua colorata programmazione offrono una vasta gamma di occasioni, costituite da opera, canzone e spettacoli teatrali, rivolte a un pubblico di ogni età. Collaborazioni con agenzie vicine insieme ad AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali, Fondazione Rete Lirica delle Marche e la FORM Fondazione Orchestra Regionale delle Marche garantisce una stagione teatrale dinamica, proponendo prestigiose produzioni liriche ed eventi concertistici dell’orchestra sinfonica. Questa sinergia eleva il panorama culturale di Fermo, arricchendo l’offerta culturale della città, artisti italiani e internazionali di fama hanno abbellito il livello del Teatro dell’Aquila, offrendo spettacoli memorabili a un pubblico affascinato: da attori acclamati come Toni Servillo e Pierfrancesco Favino a celebri registi tra cui Cristina Comencini. Oltre agli spettacoli teatrali, il Teatro dell’Aquila promuove attivamente l’educazione artistica di alcuni ragazzi attraverso scuole di recitazione e spettacoli, le iniziative che comprendono “Opera Domani” e “A tutta velocità” ispirano i giovani cittadini a esplorare il settore del teatro, alimentando un più profondo apprezzamento per le discipline umanistiche all’interno della comunità. Attraverso questi sforzi, il Comune di Fermo riafferma il suo impegno nel coltivare una vivace scena culturale per le generazioni a venire.
La creazione del Teatro dovette affrontare diversi intoppi, con interruzioni dovute sia a vincoli monetari che a disaccordi sulla sua collocazione, il luogo iniziale era costituito dal corridoio anteriore del teatro, che si affacciava sul Palazzo Apostolico e ospitava l’antico mastio, residuo delle mura della fortificazione del Girfalco. Nonostante queste situazioni impegnative, la prima rappresentazione avvenne il 26 settembre 1790, servendo come prova per valutare la meccanizzazione, la verniciatura e gli impianti di illuminazione del Teatro dell’Aquila. La rispettabile inaugurazione avvenne nell’agosto del 1791, con la rappresentazione del dramma di Giuseppe Giordani, “La distruzione di Gerusalemme”. Tuttavia, fino al 1791, lo sviluppo rimase ancora incompleto. La “fabbrica della Nobiltà” raggiungeva meglio il piano terra, con i 2 piani superiori e la scala di collegamento settecentesca aggiunta per mezzo della sarta Paglialunga tra il 1791 e il 1793. Fin dalla sua nascita, il Teatro ha svolto diverse funzioni oltre alle rappresentazioni teatrali. Nel novembre 1793 l’avvocato Vincenzo Falcone affittò il locale per residenza personale, seppur con restrizioni durante le rappresentazioni. Il completamento della “Fabbrica dei Musici” nel 1793 determinò un contratto di affitto con Candido e Giò Battista Germani, che ne fecero i custodi. Nonostante la sua fondazione, il Teatro dell’Aquila dovette affrontare il reclamo dei cittadini, richiedendo ampie modifiche, il palco viene ridotto da 3 archi a 1 e diventano necessari ulteriori dipinti per completare la pittura dell’ambiente circostante e le decorazioni della sala. Dopo la chiusura dopo il Carnevale del 1792, il teatro riaprì brevemente nel 1796 prima di cadere in disuso fino al 1800, l’architetto Giuseppe Lucatelli curò ulteriori adeguamenti al livello e agli interni tra il 1796 e il 1798, che includono la decorazione del soffitto e delle scene. Nonostante i continui lavori di ristrutturazione, il Teatro riprese le attività nel 1800, ospitando spettacoli e celebrazioni del Carnevale fino al 1826. Attraverso periodi di incertezza e trasformazione, il Teatro dell’Aquila rimase un centro culturale fondamentale negli archivi di Fermo.